Nella nostra area – e non solo – sentiamo parlare ormai da diversi anni del Conte Kalergi e del suo “piano di distruzione dell’identità europea”, da attuarsi attraverso una migrazione di massa dal continente africano. Il “piano Kalergi” è poi stato denunciato da diverse figure – politiche e non – come Matteo Salvini e Attilio Fontana, per approdare addirittura in tv durante la trasmissione La Gabbia del giornalista Gianluigi Paragone.
Ma da dove nasce la teoria del “piano Kalergi”? E, soprattutto, di cosa si tratta esattamente?
La teoria di un piano ideato per la distruzione della nostra identità, nasce dallo scrittore austriaco Gerd Honsik, che nel 2005 pubblica un libro dal titolo “Addio Europa”, nel quale si cita un passo del libro “Idealismo Pratico”, pubblicato nel 1925 proprio dal Conte Kalergi, nel quale, al capitolo 4, è presente questo passo, intitolato “Endogamia-Incroci”: ”L’uomo del futuro sarà meticcio. Le razze e le caste odierne verranno sopraffatte dalla vittoria sul tempo, sullo spazio e sul pregiudizio. La razza euro-asiatico-negroide del futuro, esteriormente simile agli antichi egizi, sostituirà la molteplicità dei popoli con una molteplicità di personalità.” Da quel momento, il conte Kalergi – e le su idee – è diventato il male assoluto ed i suoi libri da mettere all indice.
Purtroppo, è proprio questo uno dei problemi della nostra area: la mancanza di un quotidiano e profondo addestramento culturale, che eviterebbe di seguire le prime superficiali teorie complottiste lette su internet.
Basta difatti leggere tutto il capitolo in discussione – oltre che l’intero volume – per capire che, paradossalmente, proprio quelli che odiano Kalergi e che dicono di condividere una certa Weltanschauung “dovrebbero appendere il suo poster in camera”.
Kalergi infatti, nello stesso capitolo, paragona la popolazione futura alla popolazione Russa: “Nell’Europa moderna il precursore dell’uomo planetario del futuro è il russo, in qualità di meticcio slavo-tartarico-finnico”. Viene da sorridere se pensiamo che oggi, quasi sempre, chi sostiene l’esistenza del piano Kalergi è filo-russo.
Il testo di Kalergi, in realtà, parla di una umanità meticcia biologicamente, ma forte caratterialmente, per una sorta di richiamo al razzismo spirituale di Evola. Proprio quest’ultimo, tra l’altro, intervisterà il conte Kalergi nella primavera del 1933 per la pubblicazione “Il Regime Fascista”…
Kalergi, a differenza di quello che i complottisti dichiarano, non voleva una umanità meticcia e perché facilmente schiavizzabile, ma teorizzava una liberazione dell’uomo dal giogo schiavista del lavoro e una sua conseguente elevazione culturale (ricordiamo che Richard Nikolaus Eijiro Graf Coudenhove-Kalergi fu a sua volta “meticcio”, in quanto figlio di un diplomatico austro-ungarico e di una nobildonna giapponese discendente da un’antica famiglia di samurai. Appare dunque probabile l’influenza della propria “vicenda personale” nelle sue teorizzazioni, ndr). Inoltre, propugnava la “sottomissione” della natura, tramite la tecnologia, a beneficio dell’uomo. Questa visione della natura, per inciso, la ritroviamo anche in diversi discorsi di Benito Mussolini (che ricevette Kalergi in almeno un’occasione, ndr).
Da queste evidenze, possiamo trarre diverse conclusioni: ovvero che è cosa buona e giusta leggere i testi originari – e non solamente ciò che viene riportato da altri – e praticare un esercizio culturale giornaliero, perché se avversiamo un’idea dobbiamo studiarla a fondo per capire il vero motivo per il quale siamo contrari ad essa.
Ma anche perché dobbiamo imparare a pensare autonomamente a ciò che realmente vogliamo.
Quale idea di Europa vogliamo realizzare? Un’Europa libera e forte – che significa sopratutto unità economica, politica e militare e non isolazionismo nazionale – o un’Europa succube?
Europa Nazione!
Matteo Cantù
Per ulteriori approfondimenti: https://www.kulturaeuropa.eu/2022/09/18/kalergi-e-mussolini/