Non solo Anpi. Ma alla fine di Anpi si tratta. Copertura comoda per l’ennesima regalìa di un Governo all’impianto narrativo partigiano come portatore di “valori fondanti”. Ennesimo regalo di spazio e fondi ad associazioni che da anni usano le scuole pubbliche per destrutturare gli ultimi rimasugli di pedagogia nazionalista. Non ci serviva. Non ci serviva uno Scurati negli uffici di Viale Trastevere. Non ci serviva un altro protocollo d’intesa quando le scuole e le università chiedono risposte forti e concrete. Un’occasione storica sprecata per portare un attacco culturale al cuore dell’egemonia della sinistra post-marxista.
Occasione altrettanto utile per ricordarci quanto il campo antifascista sia largo e strutturato, perché almeno una cosa è vera e dobbiamo riconoscere al Ministro di aver illuminato: alla “morte della Patria” contribuirono i comunisti, ma anche e soprattutto liberali e taluni cattolici, ovvero quelli che oggi si definirebbero conservatori.
Una volta di più, un monito per chi lotta contro questa Anti-Europa fondata dal compromesso antifascista di Yalta.
M.U.S.E.