RETE SINISTRA

Una cosa in questi mesi appare di tutta evidenza: la cultura di Sinistra non ha fatto i conti con il proprio passato e non intende farli.

Quel brodo “culturale” nel quale si sono formati gli embrioni della violenza e dell’odio comunista sin dal 1919, sono sempre periodicamente attivati, in forme diverse ma con il medesimo obiettivo ,in funzione antieuropea.

Ad esempio il terrorismo rosso degli anni 70 iniziò con la pratica dell’antifascismo militante, coperto da schiere di intellettuali di sinistra e non, per poi allargarsi su una pratica più generale ma sempre in funzione di stabilizzazione.

Oggi assistiamo ad una ripresa delle iniziative di piazza strumentali e ad una nuova strategia della tensione sempre con il richiamo all’antifascismo come base di fondo.

I contatti tra Centri sociali, area anarchica e vecchi rottami dell’area marxista-leninista sono ormai chiari ed acclarati da diverse fonti,  come chiari sono gli scopi: creare disordine eversivo, attivato a comando, per condizionare la politica europea in chiave di mantenimento dello statu quo.

Troppi sono i segnali e le evidenze, troppe le coincidenze e i meccanismi di protezione che non riguardano solo i partiti della sinistra europea, ma un livello superiore legato alla rete ex Stasi, al trotzkismo europeo ed agli apparati della sinistra socialdemocratica che non hanno mai smesso di cooperare con le strutture atlantiche in Europa.

Queste reti collegate tra loro, alle quali si sovrappongono altre reti internazionali che agiscono su altri livelli, hanno in primis l’obiettivo del mantenimento della loro sopravvivenza, in secundis lo scopo di mantenere l’Europa nella gabbia degli imperialismi che la condizionano dal 1945.

Siamo certi che questo è il gioco e che nei prossimi mesi l’estrema sinistra proverà in ogni modo ad alzare il livello della tensione: il tutto con la benedizione e l’interessata minimizzazione della Sinistra istituzionale che recita lo stesso ruolo che giocò negli anni 70.

Comunque seguiremo il tutto con la dovuta attenzione.

REDAZIONE KULTURAEUROPA

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