«Dovete capire che, se l’Europa è sotto attacco, non verremo mai in vostro aiuto. E comunque la Nato è morta, tutti la lasceremo, tutti abbandoneremo la Nato». Sono le parole che Donald Trump, quando era ancora presidente nel 2020, avrebbe pronunciato nel corso di una conversazione avvenuta durante il forum di Davos, con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
A rivelare la frase è stato il Commissario europeo Thierry Breton a una conferenza ospitata dal gruppo dei liberali di Renew Europe al Parlamento europeo e riportata dal sito Politico.eu. «E fra l’altro, mi dovete 400 miliardi di dollari, perché voi tedeschi non avete pagato quello che dovevate per la difesa», avrebbe continuato l’ex presidente repubblicano.
Come Commissario per la politica industriale e l’agenda della difesa, Breton ha fatto pressione affinché l’Europa aumenti le proprie capacità di autodifesa. È di pochi giorni fa, infatti, la sua richiesta al parlamento europeo di un fondo da 100 miliardi per aumentare la produzione di armamenti.
Secondo Breton: «Siamo quasi tutti membri della Nato, naturalmente abbiamo degli alleati, ma non abbiamo altra scelta se non aumentare drasticamente il pilastro della difesa per essere pronti a qualunque eventualità».
Difatti, in base a quanto riportato sul sito della campagna elettorale di Donald Trump, tra gli obiettivi ci sarebbe quello di «finire il processo iniziato sotto la mia amministrazione di rivalutare in modo fondamentale il proposito e la missione della Nato».
In un 2024, in cui la faranno da padrona le elezioni europee e quelle statunitensi, ci apprestiamo a vivere un anno che potrebbe rivelarsi cruciale per le sorti dell’Europa e della Nato. Le alleanze non sono eterne e non lo sarà nemmeno quella “occidentale”. Diversi fattori potrebbero accelerare i processi di autonomia europea (che noi abbiamo il dovere di sostenere), mentre altri potrebbero rallentarli. Ogni riferimento a russi e sovranisti è puramente casuale.
Pierpaolo Cicciarella