FEMMINISMO, PATRIARCATO E RESPONSABILITÀ

Dopo giorni di frottole e fandonie sul patriarcato, è giunto il momento di fare un pò di chiarezza e di prendersi ognuno le proprie responsabilità.

Oltretutto, il patriarcato è stato un fenomeno del tutto marginale rispetto al matriarcato, vero cardine di una società con ben altri valori: la donna in una dimensione meno protagonista nella società, ma reggente la famiglia, che rimaneva centro e fulcro dello sviluppo del tempo. L’abbandono di questo ruolo cardine per proiettarsi legittimamente in ruoli diversi per una emancipazione culturale e dinamica, ha compromesso le basi della struttura famigliare e la crescita di sani valori dei suoi componenti. 

Bisognerebbe prendere in seria considerazione che l’evoluzione comportamentale di “bimbi minchia” incapaci di assorbire emotivamente un rifiuto, una sconfitta o un fallimento, sia dovuto più a questo che cercare alibi di comodo da parte di chi ha modellato, strutturato e promosso l’evoluzione di questa società liquida.

Rifiuto con forza responsabilità legate al fatto di essere uomo e pretendo dalle donne un’analisi seria sulle proprie responsabilità, sempre nascoste colpevolizzando l’altro sesso, responsabilità che trovano riscontro principalmente nelle interpretazioni di comodo, in una cultura relativista dove tutto e il suo contrario viene messo sullo stesso piano dando spazio alla confusione, da sempre nemica della verità.

L’emancipazione femminile, se poi tale si può chiamare, ha conciso con una sempre più evidente disgregazione della famiglia tradizionale: se le conquiste femminili sono legittime, ciò che non è legittimo è l’abbandono di un ruolo cardine, superiore, quasi divino, che modellava, promuoveva ed educava le generazioni a venire. La rinuncia parziale o totale di questo ruolo per abbracciare ambizioni personali legittime non si sposa con il desiderio di maternità.

Da parte nostra, non siamo stati capaci a sopperire a queste mancanze, non siamo stati in grado di essere più presenti e attenti all’evoluzione e crescita dei nostri figli. Questa è l’unica vera responsabilità che possiamo assumerci in quanto uomini.

Cesare Massimo Ruggeri

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