RIFLESSIONI SUL CASO APOSTOLICO

Tiene banco, nel dibattito politico, il caso del Magistrato Iolanda Apostolico e del video che la vede partecipare ad una manifestazione in favore della nave Diciotti a Catania nel 2018.

Salvini ha rilanciato il video come prova della politicizzazione della magistratura, anche se non c’era bisogno di questo per capire che all’interno di essa ci siano delle correnti politiche.

Avevamo approfondito il tema in radio, in una puntata della rubrica Lybra, affrontando il caso Palamara insieme ad Umberto Baccolo e al Magistrato Otello Lupacchini.

Le dichiarazioni della Apostolico, tuttavia, rischiano di essere una pezza peggiore del buco. Il magistrato ha infatti dichiarato che si trovava alla manifestazione per evitare che avvenissero scontri…

Esponenti del Pd gridano al dossieraggio, pratica che evidentemente conoscono bene, da buoni eredi molto alla lontana del PC, domandando chi abbia dato il filmato a Salvini… Insomma, la discussione si sposta su chi ha riportato il fatto e non sul fatto in questione. Solita strategia utilizzata dai “compagni”.

Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra ha invece direttamente presentato un esposto alla procura, dichiarando: “Se fosse confermato che il video pubblicato da Salvini è materiale proveniente dagli uffici della Polizia di Stato, ci troveremmo di fronte a un caso di rilevante gravità”. Fa sorridere che in questo specifico caso, se ciò fosse vero, sarebbe un caso grave, mentre nella sistematica pubblicazione di atti giudiziari riguardanti indagini in corso e processi nemmeno iniziati, la stessa sinistra parla di diritto di cronaca. Sinistra che, è bene ricordarlo, avversa la riforma Nordio, che cerca di bloccare anche questo fenomeno, bollandola come “legge bavaglio”.

Infine, l’Anm  difende la partecipazione del magistrato Apostolico alla manifestazione, dichiarando che è un suo diritto manifestare (ma non stava evitando gli scontri?). Parole bellissime, di grande libertà.

Ci si chiede, però, se l’Anm avrebbe avuto lo stesso giudizio se il magistrato avesse partecipato ad una manifestazione di Casapound…

Ai posteri l’ardua sentenza.

Matteo Cantù 

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