ASSIST PER L’EUROPA

«Non un altro dollaro deve essere speso fin quando l’Europa non eguaglia la somma che ha speso l’America per difendere l’Ucraina», parola di Donald Trump che fa eco ai mal di pancia del GOP sui finanziamenti a Kiev. L’ex presidente degli Stati Uniti, candidato repubblicano alle elezioni presidenziali, non ha alcun dubbio e apre la propria campagna elettorale lanciando un chiaro messaggio a Bruxelles. Una dichiarazione che ricorda quando, già presidente degli USA, nel lontano 2017 dichiarava: «La Nato è obsoleta».

E come un regista dai piedi buoni, ma dalla mente discutibile, il “tycoon” lancia un assist all’Europa esortandola a una maggiore incisività, che tradotto vuol dire più autonomia. Anche tra i leader europei, infatti, almeno a parole, prende sempre più piede la volontà di una sovranità strategica europea che, innanzitutto, vorrebbe dire politica estera comune e magari esercito europeo.

Uno scenario che riguarda direttamente anche la difesa dell’Ucraina. Non a caso il presidente Zelensky, durante il recente meeting di Granada in cui si è discusso anche dell’ingresso nell’UE di Kiev, ha dichiarato: «comprendo le difficoltà dei paesi in campagna elettorale, come gli Stati Uniti, sulla questione delle armi, ma la vera sfida è salvare l’unità dell’Europa».

Il 2024 sarà quindi un anno politicamente importante, con le elezioni che si svolgeranno per eleggere il nuovo parlamento europeo e il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Due eventi dalla quale si potranno delineare il futuro dell’Europa all’interno della Nato, e il sostegno all’Ucraina. Magari non più occidentale ma solamente europeo, chissà. 

Pierpaolo Cicciarella

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