GENERAZIONE Z: PERDUTA O RECUPERABILE?

Generazioni di sperduti popolano le file dei banchi di scuola.

Figli non delle proprie madri ma del nuovo “Impero Netflix” o della dimensione social fatta ad Instagram, queste le sorti della nuova generazione del nostro Paese. Plagiati da video TikTok con ballerine coreane dalla coda a coniglietto e canzoncine stupide destinate a rimbombare nel cervello per un’intera stagione. Generazione Z o una semplice generazione di disadattati?

Una generazione perduta o recuperabile?

Cresciuti nell’epoca del tutto e subito e colonizzati dall’era digitale ci troviamo oggi di fronte a generazioni prive di punti di riferimento, o meglio ricche di esempi alla Chiara Ferragni, ovvero privi di ogni tipo di senso logico e costruttivo aditi solamente a sponsorizzare cremine viso e prodotti per capelli. Ci troviamo di fronte quindi uno scenario arido e senza prospettiva futura dove i giovani si insidiano perdendo la bussola del tempo reale. 

Generazioni senza punti di riferimento: è questa la più grande crisi morale del nostro tempo. La nostra gioventù ad oggi si ritrova a crescere senza esempi che li aiutino a scegliere la strada corretta e che li guidino nel passaggio al bosco. Così sforniti di questi si aggrappano ad ogni possibile appiglio per sopperire a questa mancanza. I primi responsabili di questo fallimento? La scuola e la famiglia moderne! 

In una scuola preda del pensiero unico, dove l’unico “valore” insegnato è quello all’antifascismo, l’individuo non è libero e viene brutalmente tacciato qualora non rispettasse le regole imposte dal sistema dove non esiste la messa in dubbio ma la verità assoluta per partito preso. Un’istruzione unidirezionale, il fallimento del pensiero critico. Non contentI del lavoro svolto per rovinare l’apparato dell’istruzione, i paladini dei diritti hanno messo becco anche sulla dimensione privata della famiglia ad oggi tormentata dai dogmi più disparati. Tra famiglie arcobaleno e madri impegnate a pubblicare foto dei propri piedi su onlyfans per raccattare due spicci, si è persa la dimensione di famiglia e  casa come luogo sicuro dove trovare sostegno e amore. Figli sempre più abbandonati a se stessi e genitori sempre più snaturati. La disgregazione dei capisaldi delle figure fondamentali della crescita come la figura della madre amorevole e del padre severo lasciano spazio ad una infanzia vuota, dove il futuro adolescente è coccolato da aggeggi elettronici di qualsiasi tipo, tralasciando il cullare amorevole delle braccia materne e il calore della casa.

La risposta allo scioglimento imminente dei punti di riferimento naturali è la presa di coscienza sulla nostra appartenenza ad un mondo passato: ad oggi il futuro non propone nulla di innovativo… e se fosse effettivamente innovativo riadattare esempi passati al nostro tempo? Ad oggi è alla rivoluzione morale a cui dobbiamo puntare mediante il ritorno di quegli esempi che hanno reso grande e ardente l’animo giovanile in passato. 

DIFFIDATE di chi vi promette di fare soldi senza fare nulla di concreto! Non saremo la generazione dei materialisti.

DIFFIDATE di chi vi sta promettendo quel posto di spicco senza fare alcuna fatica! Non saremo una generazione di bighelloni.

DIFFIDATE di chi vuole farvi diventare qualcuno facendovi rinnegare i vostri ideali! NON SAREMO LA GENERAZIONE DEI COMPROMESSI, saremo al contrario vento sul fuoco di questa rivolta. 

Siate quindi spinta energica e non gregge di apatici, ritrovate la vostra dimensione di ardore e gioventù!

Non siete ancora generazione bruciata, ma ad oggi potete risorgere dalle vostre ceneri.

Alessia Capraro – Casarhéa

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