Iniziamo a fare sul serio. Pare che l’Unione europea si sia stancata di osservare lo sviluppo tecnologico d’oltreoceano e vuole iniziare a sviluppare una sua intelligenza artificiale generativa, puntando tutto su Aleph Alpha. Una startup innovativa e promettente, fondata nel 2019 dall’imprenditore tedesco Jonas Andrulis.
Andrulis ha lavorato per tre anni nel settore AI di Apple prima di lasciare l’azienda nel 2019 per fondare Aleph Alpha a Heidelberg, una città della Germania sud-occidentale. “Quello che stiamo costruendo è un’intelligenza artificiale generale”, dice. La cosiddetta AGI è ampiamente considerata l’obiettivo ultimo delle aziende del settore: un’intelligenza artificiale ma simile a quella umana, che può essere applicata a un’ampia gamma di mansioni.
All’interno del settore gli scettici si chiedono se l’azienda sia davvero in grado competere con Google e OpenAI, l’azienda che con ChatGPT ha dato il via all’attuale boom dell’AI generativa. Ma sono in molti nell’Ue a sperare che Aleph Alpha possa contrastare il dominio americano su quella che, secondo alcuni, sarà la tecnologia che definirà un’epoca.
Andrulis non ha dubbi e sembra essere a suo agio a essere considerato parte dell’avanguardia in Europa: “Personalmente mi interessa molto aiutare l’Europa a dare un contributo che vada al di là del cookie banner”, afferma.
L’auspicio è che questa startup sia solo il punto di partenza di un processo che possa accelerare verso una sovranità tecnologica continentale, in una ritrovata visione di potenza.
Pierpaolo Cicciarella