“Quando si parla di nazione è ormai forza liberare la mente dalle definizioni letterarie e pseudo scientifiche delle diverse dottrine diciannoviste della nazionalità.
La nazione italiana non si può pensare costretta all’infinito in un pezzo di terra a contorni rigidi dalle Alpi al Lilibeo. La nazione italiana, come qualunque organismo vivente, si muove non solo nel tempo ma anche nello spazio. Ed essa deve rivendicare non soltanto la sfera coloniale ma anche la sfera europea […]
Nel nuovo concetto di comunità nazionale una nazione comprende tutte le generazioni che vivono o vivranno la sua vita e altresì comprende gli uomini e le terre europee che in vista di un superiore obiettivo, di ordine pure europeo, devono ad essa associarsi […]
Nell’ordine nuovo, ordine europeo integrale, etnarchicamente stabilito sul diritto dei popoli, è inevitabile che alcuni concetti dogmatici siano riveduti. Tra gli altri quello della sovranità e in specie di sovranità territoriale, in coerenza a una nuova valutazione dello spazio nella entità dello Stato.””
Carlo Costamagna – “Problemi sull’ordine nuovo”, 1940