L’UNIVERSALE: IL COMMENTO DI HACER NACIÓN SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI DEL 23 IN SPAGNA

Dopo aver commentato nell’ultima puntata della rubrica radio “Plus Ultra” i risultati delle elezioni del 23 luglio, abbiamo chiesto il punto di vista di Hacer Nación, intervistando Pedro Jesús Espada.

Ciao Pedro, vi aspettavate questo risultato alle elezioni del 23 luglio?

Ciao. In Spagna era chiaramente prevista una svolta a destra. Tutto questo dopo che il governo di estrema sinistra PSOE e Podemos ha aumentato il divario tra ricchi e poveri, ancora di più dopo che in campagna è uscita l’informazione che gli spagnoli dovranno pagare un pedaggio per guidare su tutte le autostrade del Paese. In più, lo sgravio e la riduzione delle condanne per stupratori e molestatori sessuali della legge “Solo Sí es Sí”, fatti gravissimi. Ma il controllo che ha Pedro Sánchez della Indra Sistemas, multinazionale che gestisce i voti, il servizio postale spagnolo Correos (decisivo in queste date in cui le persone partivano per le vacanze) e l’ultimo sondaggio del CIS, che è il Centro per la ricerca sociologica, ha fatto sì che il PSOE abbia resistito e come sempre dipendiamo dai partiti di minoranza, per lo più indipendentisti, per formare un governo.

Tra i diversi scenari, cioè un governo di PP + altri partiti, un governo di Sánchez + altri partiti e un ritorno alle urne, cosa pensi che accadrà?

In questo momento è tutto in sospeso. Chiunque può formare un governo, ma dovrà andare mano nella mano con i partiti separatisti. La sinistra se la cava meglio, visto che i partiti separatisti non vogliono fare un governo con Vox. Preferiscono fare un governo con Bildu, Euskal Herria Bildu (dal basco: Paesi Baschi Uniti) che è il braccio politico degli assassini dell’Eta. Il presidente del partito è Arnaldo Otegi, che ne fece parte…

La sinistra in Spagna e in Italia ha esultato per la “sconfitta” di Vox. Secondo te, quali sono state le responsabilità del partito di Abascal? Questo è successo, anche per una parte del PP, che è contro Vox?

Completamente. La botta di Vox, che passa da 52 deputati a 39, ha scatenato un’ondata di felicità in tutta la sinistra, anche quella parte di destra del Pp, che dal 2019 non ha avuto problemi ad accordarsi in varie regioni della Spagna, ma che non è entusiasta dell’idea di dover accordarsi Vox, anchè per quanto riguarda la formazione del governo. La responsabilità di Abascal è stata, in molte occasioni, quella di assimilarsi al PP. Ha anche escluso dalle sue liste le persone più socialmente attente e ha permesso a più liberali di entrare nelle sue liste. Il caso del dottor Steegman, sovvenzionato dalla Pfizer nello stesso momento in cui chiedeva la vaccinazione obbligatoria per tutti, è il più lampante. Anche il dibattito a tre che è avvenuto prima delle elezioni, con Pedro Sánchez e Yolanda Diaz, ha evidenziato le sue carenze nel confrontarsi con gli avversari.

È da poco terminata l’università del verano di Hacer Nación. Puoi raccontarci come è andata e quali obbiettivi ti sei prefissato per il futuro? 

L’università del verano è sempre un successo, in quanto luogo di unione tra camerati spagnolo ed europei. È l’occasione per allenarsi e trascorrere qualche giorno di svago e divertimento, dopo un anno di lavoro molto duro. Colgo l’occasione per invitarvi per la prossima edizione. Tra i miei obiettivi per il nuovo corso politico c’è quello di continuare a lavorare per i miei concittadini a Velilla de San Antonio.

Grazie mille per il tuo contributo Pedro. Continueremo a seguire l’attualità spagnola e spero presto di averti come nostro ospite nella rubrica “Plus Ultra” su Radio KulturaEuropa. Arriba España.

Grazie a voi per averci dato spazio sul vostro sito. Un abbraccio a tutti i camerati europei. Arriba Europa!

Matteo Cantù 

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