È passato più di un anno ormai dall’inizio della guerra in Ucraina, o, come la chiama la bieca propaganda dei macellai russi, dall’inizio dell’operazione speciale di denazificazione. In questo arco di tempo che fine ha fatto quella che giustamente è stata definita l’estrema destra terminale? Nei fatti risulta sempre più marginale. Come tutti ricorderanno, prima del 2022, il motivo della sua esistenza era la lotta al vaccino contro il COVID. Tutti ricorderanno gli sproloqui in piazza contro la dittatura sanitaria, le rivendicazioni di democrazia e le richieste di nuove Norimberga. Con il passare del tempo, il tema iniziò a riscuotere sempre meno interesse, ed è in tal senso che i terminali d’area hanno dovuto trovare delle strategie di sopravvivenza, che per fortuna loro, per sfortuna nostra, sono state offerte dalla guerra in Ucraina. Ora accade, però, che anche su tale questione, l’opinione pubblica è sempre più assuefatta e meno interessata, per logica conseguenza coloro i quali vivono la loro vita per esortare il popolo ucraino ad arrendersi divengono sempre più inconsistenti e insignificanti, più di quanto già non fossero. Ciò nonostante appare opportuno fare un riassunto della questione, in quanto i loro strepiti sono ancora troppo rumorosi e disorientano molti che invece possono essere indirizzati a compiere ciò che è giusto e a ritrovare la bussola che una certa idea di società, una certa visione del mondo, eroica, rivoluzionaria, organica e che ha come suo fulcro vitale lo scopo di fare rinascere l’Europa da a tutti quelli disposti a seguirla. È bene dunque partire da un assioma fondamentale per poi trarne le dovute e logiche conseguenze: se si è reazionari, a prescindere dalla matrice del reazionarismo, che sia cristiana, liberale, nazional-bolscevica, in quanto quello che conta è la postura, borghesotti, fondamentalisti, frustrati in cerca di messia, isolazionisti, comunisti, tifare per la Russia è naturale e, per quanto tali idee ci sembrino indegne, non si potrà certo accusare chi le professa di incoerenza. Se, invece, si è rivoluzionari, fascisti, e seguaci autentici dei principi della Tradizione europea, nelle sue declinazioni spirituali, filosofiche, guerriere ed eroiche, non si può parteggiare per la Russia e non esistono scusanti nemmeno per predicare neutralità, ponendo l’Ucraina e la Russia sullo stesso piano. Di qui l’elenco tra i tanti di ben sette motivi:
- Se non vi schierate con l’Ucraina, in quanto non vi piace chi attualmente la governa, ricordatevi che l’idea che dovrebbe orientarvi, si fonda sui principi di sangue, onore, gerarchia e fedeltà, che prescindono dalle contingenze storiche e dalle fasi di decadenza, viceversa non siete diversi dai liberali che parlano di esportazione dei diritti universali nel mondo.
- Se non vi schierate con l’Ucraina, in quanto dietro di essa ci sarebbe la longa manus degli americani, ricordatevi che a favorire gli interessi americani sono state le scelte del Cremlino che considera l’Ucraina una terra da annettere per becere questioni materialiste e parassitarie.
- Se non vi schierate con l’Ucraina perché vi è stato detto che la scelta o è tra Russia o USA, informatevi, in quanto scoprirete che i due sistemi hanno molti più interessi convergenti che contrastanti, al netto del fatto che sono gli schiavi e gli impotenti che devono scegliere un padrone, non gli eroi e i camerati
- Se non vi schierate con l’Ucraina, perché vi hanno detto che è in corso uno scontro tra il concetto di impero e quello di stato nazione, ricordatevi che la Russia non è un impero ma un becero agglomerato imperialista, e che gli europei non si schierano con gli imperi a loro ostili, ma per una vitale e sana Europa imperiale.
- Se non vi schierate con l’Ucraina perché credete che sia una nazione artificiale e che tra russi e ucraini non vi siano differenze, studiate la storia e scoprirete quanto l’identità e la cultura del popolo ucraino non solo siano distinte da quelle russe, ma ben più antiche, e quanto sempre a differenza di quelle russe siano state in linea con la civiltà europea e le sue prerogative. Non a caso nel corso della seconda guerra mondiale quelle idee furono l’anima dei combattenti schierati contro i macellai di Jalta
- Se non vi schierate con l’Ucraina, per simpatia delle popolazioni del Donbas, ricordatevi che in quelle terre non è stata operata alcuna persecuzione ai danni dei russofoni, ma semplicemente brigate antifasciste, che hanno visto molti comunisti italiani tra i propri portavoce, tra cui il boia dei fratelli Mattei Achille Lollo, hanno scatenato il conflitto per servire gli interessi di Mosca e che esse hanno la stessa valenza di chiunque ambisce alla disgregazione, come i secessionisti del nord, le caricature neoborboniche e gli infelici anti-europei filo-britannici.
- Se non vi schierate con gli ucraini perché vi hanno raccontato che lì ci sono i “nazisti dell’Illinois”, ricordatevi che tali parole non sono molto diverse da quelle dell’estrema sinistra, da sempre in combutta con gli americani, che è riuscita a fare passare l’idea che atlantisti fossero i giovani massacrati dai rossi, che ogni anno giustamente vengono commemorati. Ma il loro ricordo non deve essere sterile e fine a se stesso, ma vivo nelle azioni quotidiane in grado di tenere accesso il fuoco che loro ci hanno trasmesso. Nessuna “giustificazione” geopolitica potrà assolvere chi decide di schierarsi contro chi onora Bandera, in favore di denazificatori e bandiere rosse.
Gli spunti li avete, adesso. La scelta è vostra. Abbandonare la pessima gente cui per troppo tempo ci si è accompagnati oppure passare nel loro schieramento. Alternative non esistono.
Ferdinando Viola