“[Oggi] sono entrati in uno stato agonico i grandi partiti organizzati, con i loro distinti bacini sociali, portatori di determinati interessi e di specifiche ideologie;
[…] è venuta meno l’«economia nazionale», soppiantata da un sistema di economia globale dominata da ristrette oligarchie di finanzieri, investitori e industriali le cui decisioni non solo si sottraggono largamente al potere sovrano degli Stati, ma spesso letteralmente vengono imposte agli Stati;
[…] la formazione dell’opinione pubblica […] è sempre meno espressione dell’influenza dei partiti politici, degli intellettuali e di quella che veniva chiamata la libera stampa.
Nell’era della rivoluzione informatica essa è per contro sempre più largamente un prodotto pianificato e confezionato con le tecniche della pubblicità commerciale e controllato dai tycoons dell’informazione di massa.“
Massimo L. Salvadori
Realtà, almeno dagli ultimi trent’anni…