COMUNICATO

Non ripeteremo quello che scrivemmo tempo fa a proposito della questione dello stabile di Casapound. 

Vogliamo solo aggiungere, dopo le pesanti condanne comminate in primo grado, che certa magistratura italiana riesce sempre a stupire e di certo non in positivo. 

Cambiano i Governi, cambiano le legislature, ma la “buona” abitudine di colpire una certa area politica rimane ciclicamente un obbligo giudiziario per dare in pasto a giornali e televisioni inesistenti pericoli “fascisti”.

Urge una riforma seria e compiuta della Magistratura che ponga fine all’uso in chiave politica dello strumento giudiziario. 

Sarebbe ora di voltare pagina.

REDAZIONE KULTURAEUROPA

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