Ci sembra che ormai in Italia i funerali di attori, politici e personalità varie siano diventati una sorta di catarsi nazionale per costruire una faticosa identità fatta sui morti celebri.
In questo benedetto paese, inoltre, non si riesce mai a fare un bilancio serio dell’operato di un uomo, scevro dall’agiografia e dalla demonizzazione a priori, senza cadere nel ridicolo.
REDAZIONE KULTURAEUROPA