L’UNIVERSALE: HACER NACION, IL VOTO CONTRO IL SISTEMA

Nella nostra rubrica “l’Universale”, abbiamo già avuto modo di parlare con Javi Marenas del movimento spagnolo Hacer Nacion. In vista delle elezioni amministrative spagnole, che si terranno il 28 maggio, abbiamo intervistato Pedro Jesús Espada Guijarro, candidato nel municipio di Velilla de San Antonio (Madrid).

Ciao Pedro, puoi presentarti e dirci dove sarai candidato?

Mi chiamo Pedro Jesús Espada Guijarro e sono candidato nel municipio di Velilla de San Antonio (vicino Madrid, ndr), il comune dove sono nato, lo stesso dove è nata mia madre e dove è nato mio figlio.

È la prima volta che Hacer Nacion si presenta alle elezioni?

Sì. In precedenza ci siamo presentati con España2000, riuscendo ad entrare nel 2015 con un consigliere e due consiglieri nel 2019 come terza forza politica davanti a PP, Vox, Podemos e Izquierda Unida.

Parlarci del vostro programma elettorale

Il nostro programma elettorale si compone di diversi punti fondamentali, ma i più importanti sono la sicurezza, il lavoro dei dipendenti pubblici (che deve essere eccellente) e l’interesse primario della Nazione. Stiamo notando un notevole aumento di mussulmani nel nostro comune, e dobbiamo attenzione la situazione prima che sia troppo tardi. Il loro stile di vita non è il nostro, ed è incompatibile con quello europeo, castigliano, romano e cristiano.

Se, come ci auguriamo, otterrete un ottimo risultato alle urne, quali saranno i primi provvedimenti che attuerete?

Il primo provvedimento sarà quello di controllare il bilancio del Comune, analizzando ogni centesimo che è stato sprecato. Faremo pagare ai responsabili l’appropriazione indebita che sta distruggendo lo Stato sociale. Chi è complice della rovina del nostro popolo deve pagare.

Grazie per la tua disponibilità Pedro, seguiremo i risultati delle elezioni e ci ritroveremo dopo il 28 maggio per commentare l’esito delle votazioni, sperando in un ottimo risultato per Hacer Nacion…

Grazie di cuore per ricordarci e sostenerci in quella che crediamo sia una battaglia obbligatoria: la lotta nelle istituzioni. Un abbraccio e FORZA ITALIA!

Matteo Cantù 

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