Passate le “feste”, finiti i caroselli di chi celebra giornate come il 25 Aprile, resta un Domani da costruire e per cui combattere.
Lasciamoli gioire nella loro sterile prospettiva, gli utili idioti degli interessi stranieri, gli eredi degli imboscati abili a farsi fotografare ed uccidere a guerra finita, impugnando armi al contrario e con i carri americani fuori campo.
Le macerie dell’Europa sono ancora lì, intatte e fumanti, in attesa del giusto tempo e degli uomini in grado di ricostruirle iniettando loro nuova linfa vitale.
Marcerà su di esse l’Idea, universale e perpetua.
Nel contempo, resistere e rigenerarsi, lavorando costantemente al miglioramento di noi stessi, sedendoci solo per guardare questo mondo nato morto, nell’attiva attesa dell’Avvenire, che è e perciò non potrà non essere.
Non prevarranno i nemici dell’Europa.
Cristiano Mazzonello