L’Africa, come ben intuito per primo da Crispi prima e da Mussolini e Mattei poi, è territorio di vitale importanza quale Lebensraum europeo, italiano in particolare, visto il collegamento diretto e i rapporti risalenti all’alba dei tempi.
In ottica geopolitica, prima ancora che commerciale, risulta evidente la necessità per Italia ed Europa di rinforzarsi e riprendersi quelle zone d’Africa necessarie ad allacciare l’Heartland con il Rimland Pacifico, stante l’impossibilità di muoversi liberamente nell’Atlantico.
In questo, il Mediterraneo è croce e delizia, come spesso sottolineato nella storia della geopolitica europea. Delizia in quanto permette di controllare le floride e ricche terre che vi si affacciano, croce data la sua natura di “grande lago”, confinante nelle contese su larghissima scala odierne.
In particolare, parliamo di Paesi come Libia, Egitto e tutti quelli del Corno d’Africa (vera grande intuizione coloniale italiana), non a caso destabilizzati dall’esterno ad uno ad uno nell’ultimo mezzo secolo.
Ciò ribadisce la prerogativa odierna per essere considerati Potenza, ovvero una forte struttura commerciale e diplomatica, ancor prima che militare.
Cristiano Mazzonello