PER UNA RINASCITA EUROPEA

Una delle questioni cruciali dei nostri tempi, e su cui spesso ci interroghiamo, è il tracollo che la civiltà europea sta subendo sotto svariati aspetti. Sono molti i fattori che hanno contribuito a questa degenerazione, ma non voglio esaminarle in questo articolo, nel quale voglio concentrarmi, maggiormente, sulle possibilità di un’eventuale rinascita spirituale del popolo europeo. 

Leggendo il testo di Giorgio Locchi “Wagner, Nietzsche e il Mito Sovrumanista” edito da Passaggio al Bosco edizioni, mi ha colpito principalmente l’analisi che Locchi compie nei confronti del filosofo tedesco, che affermava: «l’Europa è destinata a morire ed anzi deve morire, per poter rinascere, totalmente diversa, dalle proprie ceneri»

La strategia, la politica nietzschana è ispirata da un nichilismo positivo – continua Locchi – e comanda dunque di accelerare con ogni mezzo possibile, il processo fatale di disintegrazione delle società europee cristiano-egalitaristiche: «soltanto allorquando gli europei saranno divenuti una massa di schiavi docili rassegnati, potrà sorgere infine, come chiamata dal vuoto, la “razza dei signori” che saprà edificare un’Europa “aristocratica” e fare della massa lo strumento capace di assicurarle la “dominazione della terra”, per il bene dell’umanità intera, innalzata verso un “tipo più alto e più nobile”».

In queste frasi Locchi ci spiega come, secondo Nietzsche, L’Europa deve morire per poter rinascere, non politicamente come alcuni potrebbero pensare, ma deve schiantarsi, disintegrarsi tramite l’accelerazione dei suoi principi egalitari che si sono imposti in contrapposizione al mito sovrumanista, mediante il cristianesimo, la rivoluzione francese e il marxismo. 

Solo così, senza piangersi addosso perché nulla ha senso, ma trovando nuovi valori con i quali elevarsi all’”Oltre Uomo”, potrà edificarsi un’Europa “aristocratica” capace di trascinare il popolo verso una nuova volontà di rinascita.

Pierpaolo Cicciarella

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