PENSIERI CORSARI

LA SINISTRA RIPARTA DA KACZYNSKI

Periodicamente, alla comparsa sulla scena politica di un individuo che con le sue azioni attrae consensi verso la sinistra, sentiamo scandire il seguente slogan: “la sinistra riparta da lui”.

Questo avviene perchè la sinistra, ben consapevole della sua emoraggia di consensi, ormai da diversi anni usa singoli episodi per cercare di attirare a se categorie che, da tempo, si sono distaccate quell’area politica.

Mi ricordo di quando la sinistra doveva ripartire, ad esempio, da Mimmo Lucano, da “Simone di Torre Maura” e dal suo motto “a me non me sta bene che no”, oppure da Mattia Santori o Aboubakar Soumahoro, ma a distanza di poco tempo abbiamo visto questi personaggi e loro “idee” finite nel dimenticatoio della sinistra istituzionale.

Ecco allora il motivo della mia provocazione, da parte di chi si pone dalla parte opposta della barricata: la sinistra riparta da chi la conosce davvero, perchè ne ha frequentato gli ambienti accademici e ne conosce bene i difetti. 

La sinistra riparta da Theodore J. Kaczynski, meglio notocome Unabomber.

Nato a Chicago da immigrati polacchi, ebbe una eccellente e rapida carriera scolastica, che lo portò a laurearasi ad Harward a 20 anni, conseguire il dottorato a 25 e ottenere lo stesso anno una posizione come assistant professor all’università di Berkeley. All’età di 27 anni decise, senza nessuna spiegazione apparente, di rassegnare le dimissioni e ritirarsi in una capanna da lui costruita nei boschi del Montana, rifiutando completamente la tecnologia e iniziando la sua guerra personale, durata 18 anni, contro la società industriale, inviando pacchi bomba che costarono la vita a 3 persone e ne ferirono 23.

Kaczynski scrisse ed inviò ai quotidiani il suo manifesto “La società industriale e il suo futuro” nel quale analizza la società, i danni portati dalla rivoluzione industriale, l’individuo moderno e anche l’area politica che meglio conosceva: la sinistra.

In questa analisi archetipica dell’individuo di sinistra troviamo molti spunti interessanti, riscontrabili anche nei membri della sinistra nostrana.

Secondo Theodore, la sinistra moderna è caratterizzata da due fattori: i complessi d’inferiorità e la sovrasocializzazione. I complessi d’inferiorità, che tendono ad avere le persone di sinistra sono correlati alla direzione politica di quei movimenti: ”Essi sono ipersuscettibili alle parole usate per designare le minoranze”, mentre spesso questi individui appartengono a classe privilegiate. Abbiamo molti esempi in merito, come le periodiche proteste per le modificazioni linguistiche negli articoli di giornale (nei quali non è conveniente citare la nazionalità di un criminale), le modifiche alle recite natalizie (per non offendere i membri di altre religioni), fino ad arrivare alla “schwa”, agli asterischi e ai generi neutri.

Kaczynski continua analizzando anche il complesso d’inferiorità delle femministe, che cercano disperatamente di provare che esse sono forti come gli uomini e di come in generale le persone di sinistra tendono ad odiare qualsiasi cosa abbia un’immagine virile, forte, positiva e di successo.

Theodore  Kaczynski ci regala, dunque, una diagnosi dell’archetipo del militante di sinistra, colpito dal suo senso d’inferiorità e guidato nella sua vita politica da tale complesso.

Questa descrizione, ovviamente, non rappresenta la totalità degli individui della sinistra nel mondo, ma ognuno di noi, leggendo il testo di Unabomber, potrà facilmente trovarene riscontro negli ambienti che conosce.

La sinistra, quindi, riparta da una critica verso se stessa, la propria identità politica e umana…e chissà che qualcuno non salti la barricata e approdi nella nostra trincea.

Matteo Cantù

  1. lorenzo merlo

    Certo, ma.
    Nessuna società capitalistica risolverà i problemi che il capitalismo ha generato.

    • Matteo

      Ovviamente, ma personalmente penso che il luddismo e lo stile di vita prospettato da Theodore, non siano la soluzione. La fotografia di alcuni problemi della società e dell uomo moderno, siano invece fotografati in modo perfetto.

  2. lorenzo merlo

    Luddismo è l’indice che nasconde la luna.
    Se si usa il luddismo in risposta alla critica del capitalismo, si sta sostenendo il there is no alternative.

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