ESTERI E GEOPOLITICA

ROMANTICI RITORNI

Dopo le indecisioni degli ultimi tempi, anche giustificabili, il cancelliere Scholz ha sciolto le riserve: la Germania invierà i carri Leopard sul fronte ucraino.

Da apprezzare il tentativo di Putin, superfluo, di farci simpatizzare ancor di più per questa operazione, sollecitando la parte più nostalgica e romantica del nostro essere.

Tralasciando però l’emozione nel vedere l’Europa muoversi (più o meno) militarmente unita, come fanno notare fonti interne alla Bundeswehr, l’invio dei Leopard indebolisce e non di poco la struttura militare tedesca, attualmente in fase di riarmo dopo le decennali restrizioni del dopoguerra e quindi ancora in “ripresa”.

Indebolimento chiaramente desiderato dallo schieramento angloamericano, viste anche le enormi difficoltà patite dall’apparato industriale teutonico a causa della crisi energetica, che ancora una volta testimonia l’alleanza russoamericana nei fatti.

Nonostante ciò, il rilancio militare tedesco è alla base di una futura difesa comune europea, di cui gli eventi di questi giorni possono essere un evidente preludio, americani a parte.

Nel 2023, viste le premesse economico militari, potrebbe essere l’anno di una decisiva accelerata verso l’Europa che vogliamo o verso una sua completa disfatta.

Tutto passa dal fronte ucraino e da quelli che si apriranno a breve, con un occhio di riguardo a quello algerino.

Cristiano Mazzonello

  1. Francesco

    https://youtu.be/Xx4DlMFyhqM
    “Indebolimento chiaramente desiderato dallo schieramento angloamericano, viste anche le enormi difficoltà patite dall’apparato industriale teutonico a causa della crisi energetica, che ancora una volta testimonia l’alleanza russoamericana nei fatti.”

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