Nel profondo nord della Lapponia svedese, a Kiruna, oltre il Circolo polare artico, è stato scoperto quello che si annuncia come il più grande giacimento di terre rare in Europa. Ad annunciarlo è stato proprio il governo svedese tramite il lavoro svolto dalla compagnia mineraria statale LKAB.
Si tratta di 17 elementi chimici: scandio, ittrio e i 15 lantanoidi ovvero, nell’ordine della tavola periodica, Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Promezio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio e Lutezio. Questi elementi minerari sono una componente cruciale dei prodotti ad alta tecnologia, in particolare per le batterie ma anche in un drone o in una turbina eolica, in un hard disk e in un caccia da combattimento.
Oggi l’Europa dipende quasi totalmente dalle importazioni di questi minerali, in cui la Cina domina completamente il mercato. “La cosa importante è che possiamo identificare depositi abbastanza grandi di questo materiale qui all’interno dell’Unione Europea, perché questi materiali saranno vitali per l’elettrificazione”, ha affermato Jan Mostrom, CEO di LKAB, aggiungendo che il giacimento è ‘enorme’ e “rappresenta un primo passo verso l’autosufficienza dell’Europa che porterà a una sotto-offerta globale, e di conseguenza a una fase di crescenti tensioni geopolitiche”.
Nonostante questa notizia sia incoraggiante, dobbiamo tenere a mente che per lo sfruttamento di questa riserva ci vorrà del tempo. Ora infatti dovranno essere condotte molte analisi preliminari, e solo dopo si potranno ottenere i permessi estrattivi necessari per dare il via alla realizzazione della miniera. Dopodiché, come spiegato dallo stesso CEO Jan Moström, “ci vorranno almeno 10-15 anni prima che possiamo effettivamente iniziare a estrarre e fornire materie prime al mercato. Ma l’attenzione della Commissione europea su questo tema è molto alta, per garantire l’accesso ai materiali critici, e il Critical Raw Materials Act su cui la Commissione sta lavorando, è decisiva. Dobbiamo modificare i processi di autorizzazione per garantire una maggiore estrazione di questo tipo di materia prima in Europa. L’accesso è oggi un fattore di rischio cruciale sia per la competitività dell’industria europea che per la transizione climatica”.
Dalla scoperta del giacimento di Kiruna può passare dunque la strada per l’indipendenza dell’Europa da Russia (per quanto riguarda i fossili) e Cina.
Pierpaolo Cicciarella