IDA MAGLI, “CASSANDRA” CONTRO IL NUOVO ORDINE MONDIALE

Ci sono delle persone che hanno la dote di prevedere quanto accadrà nel mondo con anni ed anni di anticipo ma, molto spesso, il loro ruolo è quello di essere considerate esattamente come tante “Cassandre” che, pur avendo una incredibile quanto incomprensibile preveggenza, sono sempre completamente inascoltate. “Vox clamantis in desertum”, una voce che grida nel deserto senza che nessuno riesca a comprendere in tempo quanto siano veritiere le loro affermazioni. 

L’antropologa Ida Magli, negli ultimi vent’anni, ha rappresentato questa figura in modo esemplare e le sue verità, scritte in tempi non sospetti, stanno a dimostrare che chi avesse saputo e voluto interpretare i suoi timori avrebbe potuto evitare alla nostra Nazione i disastri politici, economici e sociali che stiamo sopportando ormai da tempo. 

Nel 1997, nel suo libro: “Contro l’Europa. Tutto quello che non vi hanno detto di Maastricht” non lesina accuse nei confronti di chi, secondo lei, ha come unica volontà “la distruzione dell’Europa come entità politica, economica e culturale per giungere ad un Nuovo Ordine mondiale con una sola lingua, una sola moneta, una sola religione, una sola cultura. 

Visto con gli occhi di oggi la possiamo considerare una sorta di mago, di indovino? No, aveva solamente detto chiaramente quanto gli altri nascondevano sotto il tappeto per non ostacolare i potenti. Dall’Europa delle Nazioni all’Europa delle Banche, dal potere ai politici al potere ai banchieri. 

Nel suo libro successivo, “La dittatura europea” scritto nel 2011, cinque anni prima di morire, non esita a fare nomi e cognomi di chi abbia voluto e gestito questa operazione quasi di carattere militare, ed anche in questo è messianica arrivando, con undici anni di anticipo, ad individuare in Draghi l’uomo a cui altri avrebbero affidato il compito di gestire questa transizione in Italia. 

Come è possibile che questa motivazione sia stata accettata, sia pure silenziosamente in tutta Europa ed in America continuando ad affidarsi ai politici? A gente che tradisce e deruba prima ancora di cominciare a governare? La troverò convincente solo quando avrò accertato che non c’è differenza tra banchieri e politici, ossia che, pur nell’interscambiabilità dei ruoli, sono sempre le stesse persone. In Italia questo è già avvenuto varie volte alla luce del sole: Einaudi, Carli, Ciampi, per esempio. Da un pò di tempo c’è chi prova a suggerire come capo di un possibile governo il nome di Draghi, il quale è azionista della Banca d’Italia, di cui è anche il governatore e, ovviamente della Banca centrale europea. Staremo a vedere. Il giorno in cui succedesse, avremmo una bella prova.” 

Ida Magli questo giorno non l’ha visto ma, puntualmente, quanto da lei previsto si è verificato e Draghi, al quale è stato cucito addosso il ruolo di salvatore della Patria, veleggia tranquillamente da una parte all’altra del mondo per supportare in prima persona le scelte che altri hanno compiuto e alle quali lui deve obbedire. Perchè di “obbedienza” si tratta e guarda caso questo termine è in comune con la “massoneria” e con tutte quelle altre associazioni mondialiste che a questa si ispirano. 

E sempre Ida Magli spiega come sia accaduto. 

“Questa visione ha potuto imporsi tramite la presenza dell’America che ha dominato in Europa…Quella collaborazione passiva ha permesso anche che, dalla prima impostazione ideale 

dell’assetto euro-mondialista, concentrata nelle associazioni semisegrete, si sviluppassero alcuni rami che con il passare del tempo sono diventati sempre più importanti e che oggi si sono divisi il loro campo di azione: la Commissione trilaterale (Tc), il famoso Bildelberg (Bil), l’Istituto per gli Affari internazionali britannico (Riia) e quello Americano (cfr), tutti finanziati dalle più grandi banche mondiali e ai quali sono iscritti i maggiori organi di informazione”. 

A questo punto iniziano a comparire i nomi dei personaggi italiani che, secondo l’antropologa, hanno contribuito maggiormente alla distruzione della nostra economia nazionale e all’asservimento a quel potere mondialista, gestito da ben individuabili gruppi ammantati da un finto progressismo a scapito dell’interesse dei popoli. Guarda caso si parla anche e soprattutto di chi , in questi anni, ha governato l’Italia senza passare dal semplice e banale strumento del suffragio popolare. Primo fra tutti quel Mario Monti membro dei due club più potenti, il Bildelberg e la Trilateral, costretto a dimettersi dalla Commissione Santer(insieme all’altro commissario italiano Emma Bonino), è scritto testualmente, “per l’accertata responsabilità collegiale dei commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo messi in luce dal Collegio dei periti nominati dal Parlamento Europeo”. Questo non impedirà al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, suo amico e mentore, di nominarlo senatore a vita il 9 novembre del 2011 e indicarlo come Presidente del Consiglio cinque giorni dopo, il 16 novembre dello stesso anno. Otterrà, logicamente, una amplissima maggioranza trasversale che vede uniti sia i parlamentari del centrosinistra che del centrodestra. 

Ma l’Istituzione mondialista che, secondo Ida Magli, ha il ruolo di coordinatrice delle classi dirigenti politiche dei maggiori paesi industriali in vista della presa del potere finale, è l’Aspen Hinstitute of Humanistic Studies che lavorerebbe sotto le direttive dell’Istituto per gli Affari internazionali britannico (Riia) e la Fabian Society (di cui parleremo a parte). 

Dell’Aspen è stato Presidente della sezione italiana, fino al 1995, l’attuale Presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato e, ancora adesso, ne è presidente onorario insieme a Giuseppe De Rita e Carlo Scognamiglio. Attualmente il Presidente, ormai da diversi anni, è Giulio Tremonti che ha contribuito non poco a fare dell’Aspen una istituzione bipartisan nella quale sono confluiti nel tempo personaggi che, teoricamente, non avrebbero dovuto frequentare le stesse stanze avendo esternato pubblicamente idee completamente diverse fra loro. Sono invece passati, e molti vi sono ancora, personaggi come Giorgio Napolitano, Gianfranco Fini, Massimo D’Alema, Enrico Letta, Romano Prodi, Fedele Confalonieri, Luca Montezemolo, Mario Draghi, Gianni Letta, Paolo Mieli, Lucio Stanca, Cesare Geronzi, Franco Frattini, Sergio Berlinguer, Sabino Cassese, Marta Dassù, Luigi Gubitosi, Giampiero Massolo, Marco Tronchetti Provera, Emma Marcegaglia, Giuliano Urbani e non poteva mancare, quale direttore responsabile di Aspenia, la giornalista Lucia Annunziata, ex presidente della Rai. Forse è proprio in quest’ottica, quella di non poter restare fuori dal circolo di chi comanda, che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dall’inizio del 2021, si è inserita in questo cerchio virtuoso. 

Una possibile risposta alle domande che ci sorgono spontanee ce la fornisce sempre Ida Magli: 

“Perché i politici hanno acconsentito a questa determinante perdita del loro potere consegnandolo ai banchieri? Perché, ammesso anche che vi fossero stati costretti, non lo rivelano ai cittadini chiedendo il loro sostegno per riappropriarsene? Ne vengono forse ripagati in denaro o in altre forme? Vengono aiutati nelle loro campagne elettorali, vengono collocati in posti di potere?…Non c’è nessuno che senta il dovere di fermarsi almeno un attimo a riflettere, a tirare le somme di tutti questi errori? Possibile che nessuno senta la responsabilità del danno già inferto a cinquecento milioni di persone e voglia a tutti i costi andare avanti, non sapendo neanche più dove le sta portando.” 

È come chiedere ad un eroinomane se non ritiene logico sottrarsi agli effetti ed alle conseguenze della droga. Nessuno ammetterà che, una volta imboccato il tunnel della perdizione, è sempre più difficile fare marcia indietro e ricominciare da capo. Anche e soprattutto se da queste scelte, catastrofiche e disastrose per quelle classi meno abbienti in nome delle quali si dice di volersi battere, rappresentano per chi li compie una fonte di guadagno e di potere inestimabile. 

Il cammino dell’Europa è sempre di più un percorso ad ostacoli ed anche noi da “Popolo di eroi, santi e navigatori “ ci siamo trasformati in un “popolo di infingardi, pezzenti e truffatori ”. 

Roberto Rosseti 

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