CONSIDERAZIONI SU UN ANNO DI GUERRA ALL’EUROPA

Che in questo anno l’attacco economico e militare all’Europa abbia raggiunto apici non toccati da decenni è acclarato.

Le condizioni di Jalta stanno venendo imposte in modo sempre più aggressivo, violento e subdolo da parte americana, con l’appoggio consapevole russo (tralasciando la macchiettistica propaganda duginiana e “nostrana”).

Gli USA, grazie all’indispensabile aiuto di Mosca, da febbraio scorso sono riusciti a venire a capo di un nodo che si stava facendo sempre più complesso da sciogliere.

Il tutto, stavolta, senza neanche muovere un dito.

In questo quadro, vanno anche riconosciute colpe importanti all’Europa stessa, la quale non è ancora riuscita a realizzarsi definitivamente.

E qui si palesa, senza che ce ne fosse bisogno, forse l’aspetto più importante degli accordi di Jalta: la castrazione degli europei sotto ogni aspetto, che sia esso politico, militare o economico.

Proprio questo aspetto del dominio americano dovrebbe indurre tutti noi alla conclusione più ovvia: c’è bisogno di nuove proposte che seguano il solco della Tradizione.

Ben s’intenda, però, che tali proposte non debbano avere carattere reazionario, ove reazione sta per ricostruire sovrastrutture passate che non possono più essere.

Quella che va mantenuta è sicuramente, invece, la struttura su cui ogni pensiero ed azione dovrebbero basarsi, ovvero quella dell’Europa Potenza.

Un’Europa non più alla mercé di interessi stranieri – come detto prima. castrata – ma che sia nucleo di rinascita di nuove prospettive.

Cristiano Mazzonello

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