La guerra in Ucraina rende prioritario porsi la domanda e individuare il conseguente approccio strategico su come trasformare il determinante contributo della componente nazionalrivoluzionaria – in termini di apporto di volontari, caduti, efficienza dei reparti – in una reale affermazione della stessa a livello di Nazione ucraina e ancor più di Europa.
Maidan ci ha già insegnato.
A fronte di un’azione compiuta per larga parte da elementi riconducibili all’area, che hanno avuto la capacità di comprendere l’opportunità che la Storia gli dava, i successivi sviluppi non hanno concesso nessun spazio alla stessa, relegandola, pur nell’intoccabilità morale del sacrificio offerto, ai margini della vita politica e del potere sostanziale.
Questo fino all’invasione russa, che, nella sua estrema drammaticità, a prezzo del sacrificio estremo, permette nuovamente la modifica dei precedenti equilibri.
REDAZIONE KULTURAEUROPA