Anche quest’anno è arrivato il Solstizio d’Inverno. Momento topico dell’anno, forse quello principale. Molto più importante, nel suo significato, rispetto al Solstizio d’Estate, in quanto segna la Rinascita e festeggiato proprio perché testimonia il fatto che dal momento più buio scaturisce una ripartenza. Per questo, tra le ricorrenze dell’anno è quella più bella.
Questo però non è un testo che descrive la ricorrenza del Solstizio, certamente nota a tutti. È invece un augurio e un momento di riflessione, che vuole essere condiviso con tutti quelli che lo leggeranno.
È un augurio, in quanto il momento più buio – che metaforicamente potremmo paragonare proprio alla Notte del Solstizio – è proprio questo momento storico. Perché, se è vero che da un lato viviamo in un’epoca di crescita e sviluppo tecnologico, un’epoca per molti considerata “illuminata”, dall’altro il modello su cui la nostra società si è cristallizzata è ciò che più di tutto deteriora l’animo umano.
Ebbene, questo Solstizio di Inverno deve più che mai portare tutti noi a riflettere su quali sono le esigenze e le priorità verso cui il nostro cammino politico e sociale deve indirizzarsi.
Pur non rinunciando all’”evoluzione”, che è tratto tipico dell’essere umano, che ha fatto della propria intelligenza e capacità di sviluppo e crescita la sua arma principale per farsi largo nela storia, dobbiamo tornare ad avere una sintonia con il mondo circostante e trovare nella nostra “visione” e dentro di noi quella spinta per iniziare una Rinascita che permetta di compiere quella Rivoluzione interiore da cui far scaturire anche quella esteriore.
La Rinascita potrà ripartire solo da un’unità di intenti che travalichi le differenze e si saldi nei punti in comune.
Perché questa fase della storia trova il suo emblema proprio nel conflitto che ora colpisce l’Europa e che divide coloro che dovrebbero essere uniti. Il nemico non è una parte fisica, ma un’idea, una mentalità. E dovremmo essere uniti contro tutto ciò.
Che sia, allora, un Solstizio di buio e silenzio, di intima riflessione. E che da domani, invece, siano giorni di Luce e Rinascita.
La lotta deve ripartire, continuare e farsi più vigorosa che mai.
REDAZIONE KULTURAEUROPA