Chi parla di opposizione “antisistema” da fare in Parlamento o non ha capito cosa è il ” Sistema” o fa finta di non capire.

Il termine, oramai piuttosto desueto, era comunque impiegato nel recente passato per definire un assetto economico, sociale e politico di stampo capitalista al quale si opponevano forze radicali di matrice diversa e con soluzioni diverse. Il Parlamento non veniva considerato già da allora come il luogo centrale delle decisioni, anche se era sicuramente più importante di quanto lo è oggi.

Era chiaro che il Potere risiedesse altrove, che non fosse univoco e che si aericolasse su diversi livelli, interdipendenti ma spesso in conflitto tra loro per l’egemonia.

Oggi il Potere non ha mutato le proprie caratteristiche, ma sostanzialmente non ha più bisogno di “schermi” per esercitare direttamente la propria egemonia.

Quando si usa il termine “poteri forti” spesso lo si usa a sproposito perché lo si impiega per “poteri” che hanno perso da tempo tale caratteristica (la forza) oppure per istituzioni che l’hanno persa da tempo o non l’hanno mai avuta.

Oggi il Potere è il medesimo di ieri, ma con un ‘articolazione diversa nelle forme, che non prevedono alcun tipo di mediazione parlamentare, se non su questioni marginali.

REDAZIONE KULTURAEUROPA

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