Allora ricapitolando:
riguardo le piazze No Green Pass, c’è chi va avanti tutta magari a cazzo, c’è chi cerca di operare dei distinguo (e fa bene, ma con i distinguo non si va lontano) e c’è chi schifa il tutto come battaglia di retroguardia. Come sempre ognuno per sé e Dio per tutti.
Fare chiarezza e cercare di dare una direzione ad una piazza confusa, contraddittoria ed a tratti imbarazzante è sicuramente un problema ed un cimento culturale prima che politico, ma se ci si arrocca in mille sottigliezze da esteti non se ne esce.
Ergo: non disprezzare né sovrastimare, ma starci con la giusta attitudine.
È una questione vitale per tutti.
REDAZIONE KULTURAEUROPA
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