Il Governo ha varato un’altra stretta. Mentre le piazze iniziano ad infiammarsi, l’Italia somiglia sempre più ad un paese a metà tra l’Honduras e la Romania di Ceausescu.
Improvvisazione e superficialità si accompagnano ai soliti fasulli appelli all’unità nazionale e alla limitazione dei diritti individuali in nome di non si sa quale “salute”, visto che proprio chi ha patologie gravi è il primo a non poter più essere curato.
Non potevano poi mancare le sortite tese a criminalizzare ogni forma di dissenso di piazza, che si è espresso in particolare a Napoli e a Roma, manifestazioni che comunque denotano una crescente insofferenza verso la militarizzazione delle città.
Ed ecco allora scendere in campo i “teologi dell’infiltrazione”, veri e propri specialisti della teoria della “regia occulta”, ora criminale, ora eversiva, facile escamotage per non dover affrontare il vero problema: come l’Italia stia progressivamente scivolando nel baratro.
Il coprifuoco non farà altro che provocare nuova povertà e la distruzione di fasce sociali già provate dalla crisi economica… e i novelli Ceausescu avranno assolto il loro triste compito.
REDAZIONE KULTURAEUROPA
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